Anche le criptovalute sono finite in mezzo alla guerra in Ucraina

Le criptovalute sono il nuovo terreno di scontro della guerra in Ucraina, dal momento che potrebbero permettere a cittadini e aziende russe di aggirare le sanzioni messe in campo contro Mosca e superare i problemi provocati dall’abbandono del paese di servizi di pagamento come PayPal, Visa e Mastercard.

Fonte: Wired

Per questo motivo le autorità ucraine hanno chiesto alle società di trading che si occupano di criptovalute di agire, lasciando il paese aggressore o bloccando i clienti russi. Binance, Coinbase e Kraken - tra i più grandi exchange del mondo - non hanno però acconsentito a vietare le operazioni agli utenti russi e hanno dichiarato che rimarranno nel Paese, affermando di rispettare le regole e di utilizzare strumenti per tracciare e prevenire tentativi di evasione delle sanzioni. La decisione, secondo gli esperti, indebolisce i tentativi di isolare Mosca, ma qualcosa sembra si stia muovendo.

Coinbase ha infatti bloccato 25mila portafogli di criptovalute legati alla Russia sulla propria piattaforma. Secondo quanto ha scritto il capo dell’ufficio legale, Paul Grewal, gli account erano correlati a individui o entità russe che si riteneva fossero coinvolti in attività illecite. La misura è stata presa proprio per paura che le criptovalute potessero essere utilizzate per eludere le sanzioni imposte a società e oligarchi.

"Le sanzioni svolgono un ruolo fondamentale nella promozione della sicurezza nazionale e nella deterrenza di aggressioni illegali e Coinbase sostiene pienamente questi sforzi da parte delle autorità governative", ha aggiunto Grewal. Tuttavia l’amministratore delegato della società, Brian Armstrong, ha detto su Twitter che la chiusura completa delle operazioni di Coinbase in Russia danneggerebbe solo i cittadini comuni, nonostante un report di Chainalysis dello scorso anno mostri come le criptovalute non siano largamente usate nel paese.

La Rete per la lotta contro i reati finanziari americana ha specificamente avvertito che individui ed entità sanzionati in Russia e Bielorussia potrebbero utilizzare "valute virtuali convertibili" per eludere le restrizioni. L’ufficio per il controllo degli asset stranieri del Tesoro degli Stati Uniti ha già inasprito le sue regole chiarendo che le sanzioni contro la Russia includono anche le risorse digitali.

Il tema delle criptovalute è presente anche nel nuovo pacchetto di sanzioni alla Russia sul quale ha raggiunto un accordo il Consiglio dell’Unione europea. Il documento, secondo le indiscrezioni, fornirebbe tra le altre cose indicazioni sul monitoraggio delle valute digitali per evitare che vengano usate per aggirare le sanzioni dell’Unione.

In attesa di prese di posizione più forti dei grandi exchange, alcuni paesi e piattaforme più piccoli hanno già deciso di estendere le sanzioni alle criptovalute e di vietare gli account russi. La Svizzera ha annunciato che congelerà le criptovalute di proprietà russa ed è stata seguita da Corea del Sud e Singapore. La città-stato ha annunciato sanzioni contro Mosca limitando anche le transazioni di criptovalute, mentre alcune piattaforme di trading sudcoreane hanno bloccato gli indirizzi Ip russi.

Fonte: Wired

  • Condividi:

Altri articoli di Redazione TheLiquidJournal

Smart working, si va avanti: cosa deve fare chi vuole regolarlo

Il dpcm che proroga lo stato di emergenza prolunga il regime semplificato per il lavoro agile. Ma tante aziende si stanno attrezzando per inquadrarlo con un accordo

In attesa che riaprano i musei, art delivery e mostre a domicilio per tutti

Attraverso cartoline d’autore recapitate direttamente nella buca delle lettere o con un’app di realtà aumentata. Segnatevi questi due bei progetti: “Il mondo non si è fermato mai un momento” e “[AR]T Museum”

Ignazio Visco, Bankitalia: Nessun Fondo è gratis

Il Governatore della Banca d’Italia Ignazio Visco, richiama tutti alla realtà e alla concretezza

Must Read

Ultimi articoli di Economia

Microsoft acquista Activision Blizzard per quasi 70 miliardi di dollari

L’acquisizione renderà Microsoft la terza società di videogiochi più grande al mondo, dietro a Tencent e Sony

TikTok ha un’altra settimana di tempo prima di essere vietato negli Stati Uniti

La app cinese veleggia verso l’accordo con Oracle e pensa anche alla quotazione a Wall Street, perciò Trump allenta la presa sul blocco dei download in America

Stellantis compra il 20% di un produttore cinese di auto elettriche

È Leapmotor e l’operazione servirà ad ampliare i progetti in Cina e accelerare sulla mobilità del futuro. Sul piatto 1,6 miliardi

Start up: due miliardi per investire in imprese innovative da parte del Governo

Passa alla Camera un emendamento che assegna risorse aggiuntive al fondo di venture capital amministrato da Cdp, che ha già finanziato oltre 400 imprese innovative