Evoluzione e declino delle neobanche

Alcune tra le maggiori neobanche d’Europa hanno debuttato con sfavillanti campagne di marketing presentandosi come startup fresche e innovative in netta contrapposizione con l’immagine stagnante dei classici istituti di credito.

Stiamo parlando di nomi ben conosciuti ormai nell’ Eurozona: Revolut, Monzo e Starling.

Le brillanti carte di credito associate alle neobanche sopra menzionate, hanno affollato le città europee del periodo pre-covid, in seguito alla nuova normalità che ha portato milioni di utenti a restare a casa e al sicuro, le banche innovative hanno iniziato ad accumulare deficit sempre più importanti.

Tra obblighi normativi e utilizzo sempre meno frequente l’entusiasmo delle banche del futuro ha iniziato a spegnersi, la prima è stata la britannica Monzo che a partire da giugno ha visto letteralmente scappare il suo CEO Tom Blomfield.

Lo ha seguito poco dopo anche il cofondatore Paul Rippon, il quale ha fornito come motivazione l’intenzione di volersi dedicare all’allevamento degli Alpaca.

Sembra l’inizio di una barzelletta di cattivo gusto ma la realtà è che non hanno saputo dosare le finanze relative alla gestione di una banca che aveva già raggiunto i 4 milioni di clienti., il fondo cassa accumulato grazie ai centesi dei milioni di caffè acquistati dai loro clienti non è bastato alla gestione.

Revolut, la sola neobanca ad avere come fondatore un miliardario, Nikolay Storonsky, nonostante abbia dimostrato di essere la migliore tra le rivali ha ammesso di aver gestito male la sua cassa, ampliando il suo organico mentre il suo business era in perdita.

Si parla dunque di una leva operativa troppo ampia e debole all’interno del loro processo.

Consapevoli di aver commesso un errore di gestione nell’amministrare le risorse, avrebbero dovuto diminuire i costi al diminuire delle entrate, come è ovvio che avvenga in ogni società.

L’unica neobanca che continua a splendere è la Starling Bank fondata da Anne Boden nel 2004, non solo apprezzata dagli analisti ma presa anche come esempio di gestione ottimale;

la Boden afferma di aver sempre puntato alla crescita ma, privilegiando la sostenibilità dei costi.

Si prevede che la Starling Bank raggiungerà il Break Even Point entro la fine del 2020, il fenomeno dirompente che avrebbe dovuto preoccupare e minare la stabilità del sistema bancario tradizionale sta soltanto concedendo tempo a queste ultime per reinventarsi, anche sulla base della cronaca finanziaria che riguarda i fallimenti delle neobanche negli ultimi tempi.


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