Tinder lancia gli appuntamenti al buio puntando sulla nostalgia per gli anni ’90

Tinder, la popolare app di incontri, lancia una nuova funzione di match al buio in cui gli utenti devono chattare tra loro prima di poter vedere le rispettive foto. Questa novità rappresenta il tentativo dichiarato della piattaforma di rispondere all’interesse della generazione Z per gli appuntamenti vecchia scuola, sfruttando la “nostalgia per gli anni ‘90”.

Foto Tinder fonte Wired 

Secondo l’app, infatti, sempre più giovani vogliono “andare oltre le apparenze, per connettersi con nuove persone in modo autentico”. Per un ragazzo italiano su tre l’aspetto non conta quando decide di uscire con qualcuno, rivela una ricerca di Tinder. Partendo da questo dato, la piattaforma ha iniziato a proporre un nuovo modo di interagire, non basato solo sull’apparenza data da poche e rapide immagini.

I più curiosi ora possono invece fare clic sulla scheda ‘Esplora’ dell’app e selezionare la funzione ‘Chat veloce’ che richiede agli utenti di rispondere a una serie di domande per sui propri gusti o su come si comporterebbero in determinate situazioni. Tinder quindi abbina le persone in base alle loro risposte e due utenti compatibili a quel punto possono partecipare a un round di chat a tempo. Il tutto senza ovviamente poter vedere le foto profilo dell’altro.

La funzione di match al buio. Foto via Instagram

Quando il timer scade i due decideranno se fare match e continuare a chattare svelando i propri profili oppure no. Nei primi test, rivela Tinder, gli utenti che hanno utilizzato i match al buio hanno ottenuto il 40% di abbinamenti in più rispetto a chi utilizza le altre funzioni di chat veloci già disponibili su ‘Esplora’ come ‘Botta e risposta’.

La nuova funzione, secondo Tinder, risponde a un reale bisogno dei giovani di autenticità e di emozioni. Da una ricerca promossa dalla società, è emerso infatti che il 79% dei giovani parteciperebbe ad un appuntamento al buio o ha già avuto questa esperienza. Quasi la metà di loro (il 48%) vuole provare ad incontrare qualcuno che non avrebbe notato se si fosse fermato solo all’apparenza. Gli aspetti più interessanti dei blind date, a sentire chi li ha provati, sono l’effetto sorpresa (51%) e la possibilità di essere veramente se stessi (35%).

Kyle Miller, vice presidente dell’innovazione del prodotto di Tinder, ha detto che l’intento era quello di ricreare l’eccitazione degli appuntamenti al buio vista in molti film e serie tv. “C’è qualcosa di veramente speciale nel lasciare che la conversazione sia il biglietto da visita della personalità di qualcuno, senza i preconcetti che possono scaturire dalla foto” ha aggiunto. 

Gli utenti statunitensi di Tinder possono già accedere alla nuova funzionalità, che sarà disponibile nel resto del mondo nelle prossime settimane.

Fonte: Wired

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