Aspi cede alle richieste del governo

Un altro dossier sta per essere riportato alla ragione, queste le parole del Premier Conte successivamente al Cdm notturno.

Aspi ha deciso di accogliere tutte le richieste avanzate da parte dell’esecutivo, i Benetton dovranno fare un passo indietro. Lo Stato farà il suo ingresso attraverso la Cassa Depositi e Prestiti guadagnandosi il 51% della società.

L’accordo per la revoca, avverrà soltanto dopo la piena accettazione della transazione in questione.

Il Movimento 5 stelle inneggia alla vittoria, mentre Salvini si dice ancora scettico, prima bisogna fare chiarezza in merito all’accordo.

Il Consiglio dei Ministri ha autorizzato Cassa depositi e prestiti e i Ministri dell’economia e delle infrastrutture a trattare i termini dell’accordo, facendo attenzione a far uscire il gruppo Benetton in maniera graduale dalla società e assicurarsi di giungere ad un nuovo accordo sugli aspetti della convenzione.

Cdp dovrà iniziare la transizione entro il 27 luglio, avrà una durata compresa tra i 6 e i 12 mesi e sarà scandita in due fasi: nella prima Cdp scorporerà Atlantia ed entrerà con il 51% portando il peso del Gruppo Benetton a scendere fino al 10-12%.

Nella prima fase Atlantia dovrà condividere la quota di minoranza con altri azionisti.

Nella seconda fase il peso dei Benetton si abbasserà ulteriormente, l’ingresso in borsa potrebbe concedere l’ingresso di nuovi soci con un’operazione di mercato.

La proposta transattiva prevede un aumento del capitale per l’acquisizione del controllo da parte di Cdp e la conseguente uscita di Aspi da Atlantia.

Quest’ultima ha avanzato una controproposta:  cedere direttamente l’88%, che sarebbe l’intera partecipazione in Aspi, a Cdp e investitori istituzionali varati dalla società.

Aspi e Atlantia si impegnano a garantire l’immediato passaggio del controllo a Cdp per effettuare al meglio le opere di investimenti e manutenzione.

 All’interno dell’accordo vi sono altresì, 3,4 miliardi di risarcimento a carico di Aspi e un calo delle tariffe, nonché un aumento dei controlli e delle sanzioni in caso di violazioni.

Aspi rinuncerà inoltre a tutti i ricorsi per contestare la legittimità del Decreto Milleproroghe.

 Un consiglio lungo e faticoso affrontato con lungimiranza e volto alla dissolvenza dei dissidi, anche interni ai partiti, ma con la luce del sole è arrivato il documento che accoglie tutte le richieste del Governo.


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