Sconto in fattura ed Ecobonus, includeranno le PMI?

Con il Decreto Rilancio è stato introdotto l’Ecobonus 2020 con detrazione al 110% per incoraggiare i committenti italiani ad effettuare lavori di efficientamento energetico e strutturale alle proprie abitazioni.


Grazie allo sconto in fattura il cittadino potrà effettuare i lavori a costo quasi nullo, sarà l’impresa incaricata ad anticipare i costi ricevendo in cambio un credito d’imposta.

Questo sconto in fattura sostanzialmente, consente alle imprese di realizzare i lavori ma senza percepire un pagamento poiché l’agevolazione abilita uno sconto immediato del 110% in fattura.

Il direttore della Confederazione Nazionale dell’Artigianato, Giovine, spiega che l’importo verrà recuperato dalle imprese attraverso il credito d’imposta affidandosi a banche o altri intermediari.

In quest’ottica le Piccole e Medie Imprese possono essere penalizzate in quanto non in possesso di tale liquidità.

Si tratterebbe di conservare i crediti all’interno dell’impresa anticipando tutti i costi per le operazioni coperte dall’agevolazione fiscale, nell’Art. 119 del Decreto Rilancio si definiscono le operazioni a cui esso è applicabile: sisma bonus, efficientamento energetico, fotovoltaico e apparati per la ricarica dei veicoli elettrici.

 Per le piccole imprese questa agevolazione risulta solo in parte compensata, poiché la cessione del credito ad un intermediario finanziario o la vendita dello stesso sul mercato è costoso; l’agevolazione risulta più accessibile alle utility e ai fornitori medio-grandi.


  • Condividi:

Altri articoli di Redazione TheLiquidJournal

Per Apple è in arrivo una multa di 500 milioni dall’Ue

Il colosso di Cupertino avrebbe abusato della propria posizione di potere, imponendo pratiche commerciali anticoncorrenziali ai competitor dello streaming musicale

Il cofondatore di Google Sergey Brin torna per lavorare sull’AI

L’ex presidente ha ufficializzato il suo rientro in azienda per concentrarsi sullo sviluppo di nuovi progetti

Adesso Spid si può attivare anche con un video

Basta un filmato girato via smartphone o computer per effettuare la procedura che permette di accedere al sistema pubblico di identità digitale