Gli artisti emergenti possono emanciparsi grazie a Patreon

Artisti, giornalisti, videomakers, podcasters, fotografi, scrittori e anche organizzazioni no profit possono farsi pagare per il loro contenuti.

Patreon è una piattaforma che consente di “emanciparsi” da altre piattaforme e guadagnare con estrema libertà, altresì definita come fonte di reddito.

Molti la definiscono crowdfunding, cosa che tecnicamente corrisponde al vero, ma è anche qualcosa di diverso dai classici Indiegogo e Kickstarter.

Più organizzato, libero e diretto.

La categoria di artisti sopracitati, potranno avere dei fan, detti “patron” ai quali potranno chiedere un canone mensile irrisorio o pagamenti singoli, garantendo in cambio contenuti esclusivi, sia che si tratti di un racconto inedito, di un accesso a un gioco non ancora in commercio o di un book fotografico.

I vantaggi sono davvero tantissimi, tanti quanto lo sono le attività proponibili.

Sarà lo stesso artista ad elaborare il packaging della sua offerta, per venderlo al suo pubblico di interessati fissandone anche il prezzo, ovviamente una piccola fee dovrà essere corrisposta alla piattaforma per la transazione.

La piattaforma è stata lanciata da Jack Conte nel 2013, uno youtuber che cercava una nuova fonte di monetizzazione per i suoi contenuti.

Durante la fase di lockdown il numero degli utenti è aumentato, arrivando ad una community di oltre 100 mila creatori.


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