
TikTok è tornata negli app store statunitensi, e RedNote non sembra affatto averne giovato. Stando ai dati condivisi dalla piattaforma Sensor Tower, nei cinque giorni successivi al “grande ritorno” del social network cinese i download dell’app rivale RedNote, passata alla ribalta come la papabile sostituta di TikTok, sono crollati del 91%.
L’app del social cinese RedNote (Xiaohongshu) su uno smartphone Cheng Xin/Getty Images Fonte: Wired
Nonostante questo, i dati rivelano che gli utenti attivi giornalieri sono ancora circa un quarto in più rispetto a prima del ban del social di ByteDance. Di contro, come è facile immaginare, i download di TikTok sono più che raddoppiati negli ultimi giorni, a discapito di tutte quelle piattaforme che stavano guadagnando popolarità, come YouTube, Snapchat, Facebook e Instagram.
Ma c’è anche un altro rovescio della medaglia. Se è vero che il social cinese è stato accolto con grande affetto ed entusiasmo al suo ritorno, è altrettanto vero che la temporanea assenza dagli app store Apple e Google gli è costata la perdita di circa 142 milioni di dollari. Una cifra che potrebbe addirittura raddoppiarsi, triplicarsi o - peggio - decuplicarsi nei prossimi mesi, considerando che il destino di TikTok negli Stati Uniti è ancora incerto. Per il momento, infatti, il presidente Donald Trump ha concesso a ByteDance una proroga di 75 giorni per trovare un acquirente a cui vendere la divisione operativa negli Usa, onde evitare un ban dal paese.
La situazione, per il momento, è complessa: la compagnia cinese ha sempre dichiarato di non essere disposta a vendere, ma alcuni papabili acquirenti si sono già fatti avanti in queste ultime settimane. Tra questi vale la pena menzionare Perplexity AI e l’ex proprietario dei Los Angeles Dodgers Frank McCourt, ma è chiaro che ancora è impossibile sapere se davvero ByteDance accetterà di vendere o di abbandonare gli Stati Uniti, che rappresentano comunque un’enorme fonte di guadagno per la compagnia. Per il momento, però, tutto rimane esattamente come un mese fa. Fatta eccezione per RedNote, passata dall’essere l’app più scaricata dell’app store Apple statunitense all’oblio.
Fonte: Wired