Quali sono le spese ammesse dal cashback di stato

Crescono le tipologie di spesa che permettono di accumulare rimborsi del 10% e fino a 150 euro nell’ambito del programma dell’extra-cashback di Natale con cui l’8 dicembre è partito, tra molti disagi e polemiche, il piano Italia Cashless che punta a incentivare gli acquisti con strumenti tracciabili. Tra le novità, anche il pagamento delle bollette di luce e gas con Enel X Pay permetterà di accumulare il 10% di cashback.

Pagamenti digitali (foto di Karl-Josef Hildenbrand/picture alliance via Getty Images)

Spese ammesse

Grazie all’accordo siglato con il governo, i clienti Enel X Pay possono attivare il programma cashback direttamente tra mite l’app della controllata di Enel, senza dover scaricare l’app Io, con cui molti utenti continuano ad avere problemi in fase di registrazione dei propri metodi di pagamento.

Il conto di Enel X, gestito direttamente online e associato a una carta digitale e fisica del circuito Mastercard, permette quindi di utilizzare quel sistema ricevendo un rimborso del 10% della spesa così effettuata. In questo modo, l’app di Enel X si aggiunge anche ai diversi sistemi alternativi all’app Io, come quelli messi a punto da Nexi, Satispay e Hype, con cui è possibile registrarsi al programma cashback per poter ricevere i rimborsi sui propri acquisti.

Tra le altre spese ammesse per ottenere il rimborso ci sono quelle effettuate nei negozi, nei bar e nei ristoranti, nei supermercati e nella grande distribuzione, purché il pagamento avvenga sempre con il metodo di pagamento registrato al momento dell’iscrizione al programma o con il servizio con cui si aderisce. Anche i rifornimenti di benzina pagati con carta danno la possibilità di accumulare rimborsi.

Inoltre, sono ammesse anche le spese sanitarie e quelle ad artigiani, come elettricisti e idraulici, e ai professionisti, come dentisti e avvocati. I pagamenti di questi servizi, comunque, devono avvenire sempre tramite carte o altri sistemi di pagamento digitale e con dispositivi di accettazione emessi da acquirerti convenzionati e riconosciuti come aderenti al programma cashback.

Spese non ammesse

Non sono invece ammesse le spese effettuate online su portali di ecommerce né le operazioni effettuate agli sportelli bancomat, come le ricariche telefoniche per esempio. Sono anche esclusi i bonifici tramite sistema Sdd, cioè gli addebiti diretti su conto corrente, e i pagamenti ricorrenti tramite addebito su carta o su conto corrente, come le bollette o gli abbonamenti.

A proposito dell’esclusione delle spese online e più in generale della misura del cashback, inoltre, l’economista ed ex presidente dell’Inps, Tito Boeri, ha bocciato la misura su Twitter perché “ spinge acquisti nei negozi anziché on line salvo poi prendersela con folle in strade con negozi”. Inoltre sono i “premi attrattivi per redditi bassi ma andranno soprattutto a redditi medio alti dato che sono proporzionali a spesa e non a numero transazioni”.


Fonte: Wired

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