Un portafoglio con 900 milioni di euro in bitcoin è stato svuotato

È proprio vero che con i bitcoin non ci si annoia mai. Nella settimana che sta per volgere al termine l’apparente quiete della madre di tutte le criptovalute, che da qualche tempo sembrava aver trovato una sua stabilità, è stata interrotta da due eventi.

foto: pixabay

Un’impennata improvvisa

Il primo, che sta generando una certa frenesia nei mercati è l’inaspettato e ampio rialzo dei bitcoin. Le quotazioni in una settimana sono passate da 9.000 a 13.000 euro, con un aumento del 6,5% solo nelle ultime 24 ore. Per capirci, ricordate quando a dicembre 2017 il bitcoin ebbe il suo boom raggiungendo i 17mila euro e dopo iniziò una lenta discesa? Bene: quello di oggi è il prezzo più alto da gennaio 2018, quando la bolla iniziò a sgonfiarsi. Secondo gli analisti questo effetto Ritorno al futuro farebbe presagire un’altra rincorsa verso l’alto. Anche se con i bitcoin di certezze ce ne sono poche, l’ottimismo è palpabile. Come ha scritto il sito Cointelegraph “ancora una volta, la Fomo si è impossessata dei mercati” (Fomo sta per “Fear of missing out”, letteralmente: paura di essere tagliati fuori).

I motivi di questo balzo verso l’alto sono da ricercare nella vitalità dei mercati criptovalutari degli ultimi mesi. Il numero di grandi investitori istituzionali che un tempo i bitcoin li snobbavano è in continua crescita: secondo il Chicago Mercantile Exchange, l’interesse istituzionale è salito di oltre il 20% negli ultimi mesi. Un’ulteriore spinta verso l’alto deriva poi dall’endorsement di Paypal, che qualche giorno fa ha annunciato di voler offrire ai suoi utenti anche la possibilità di gestire criptovalute, dopo che in passato i suoi vertici si erano opposti a qualsiasi contaminazione.

Ma secondo il sito Investing.com ci sarebbero anche ragioni macro-economiche dietro questa tendenza al rialzo: l’impatto negativo della pandemia sull’economia globale sta spingendo le autorità di regolamentazione e i governi a prendere in considerazione ulteriori misure di stimolo monetario, che a lungo termine dovrebbero avere effetto proprio su quelle attività, come bitcoin e oro, considerate la migliore protezione contro i rischi di inflazione. Insomma, più soldi vengono stampati, maggiori sono le possibilità di bitcoin di aggiornare nuovi massimi.

Il portafoglio svuotato

Il secondo evento attiene invece alla sfera dei cripto-misteri: martedì scorso è stato svuotato un portafogli bitcoin che conteneva 69.369 bitcoin, cioè più di 900 milioni di euro (avete letto bene, milioni). Si tratta del famigerato wallet 1HQ3Go3ggs8pFnXuHVHRytPCq5fGG8Hbhx, l’Eldorado di tanti hacker che negli anni hanno cercato di violarlo, visto che era dormiente dal 2015, lasciando presagire che il suo proprietario poteva anche essersi volatilizzato.

Poi, all’improvviso, l’altro giorno è successo qualcosa: i fondi sono stati spostati su un altro portafogli. E, viste le somme in discussione, ipotesi e illazioni hanno cominciato a fare il giro delle rete. C’è chi ha parlato della rapina più grande del secolo. Mentre altri propendono per una rentreè del suo titolare che, accortosi dei tentativi degli hacker di tutto il mondo di derubarlo, alla fine ha semplicemente deciso di cambiare le coordinate del suo tesoretto. Chissà se tutto questo ha qualcosa a che vedere con la recente impennata delle quotazioni dei bitcoin: se un portafogli così decidesse di svuotarsi sarebbe un bel problema per i mercati.

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