Twitch taglia le percentuali ai suoi streamer più famosi

Twitch sta tagliando i guadagni dei suoi streamer più importanti, passando da una suddivisione dei ricavi al 70% per gli steamer e al 30% per Twitch, a una al 50% per entrambi, cioè la ripartizione concessa alla maggior parte degli streamer. Twitch è una piattaforma di live streaming di proprietà di Amazon. A oggi conta 15 milioni di utenti attivi al giorno e 1,4 milioni di utenti online a qualsiasi ora. Nel 2021, Twitch ha guadagnato circa 2,6 miliardi di dollari, mentre la sua casa madre ha un fatturato di circa 469 miliardi in aumento, con 121 miliardi di dollari guadagnati sono nel secondo trimestre del 2022. Insomma, le due aziende non sono a corto di soldi.

Lo stand di Twitch alla Electronic Entertainment Expo a Los Angeles, California FREDERIC J. BROWN/GETTY IMAGES - Fonte: Wired

Nonostante ciò, Twitch ha deciso di aumentare la propria percentuale sui ricavi dei suoi creator più redditizi. Al momento, la maggior parte degli streamer partner riceve una quota di ricavi pari a 50/50 sugli abbonamenti al proprio canale. Ciò significa che il 50% delle entrate nette va a Twitch e l’altro 50% allo streamer stesso. Tuttavia, Twitch ha negoziato alcuni contratti premium con gli streamer più seguiti, accordandosi a una ripartizione dei ricavi del 70/30. Ma le cose stanno per cambiare.

In base alla nuova politica, gli streamer con contratti premium manterranno il 70% delle entrate derivanti dall’abbonamento solo per i primi 100 mila dollari guadagnati. Dopo di che, la quota scenderà a una divisione 50/50. In base a quanto si legge su un post del presidente di Twitch Dan Clancy, le modifiche entreranno in vigore il primo giugno 2023 e, anche in questo caso, solo al momento del rinnovo del contratto. La soglia dei 100.000 dollari sarà calcolata su un periodo di 12 mesi a partire dalla data di rinnovo del contratto annuale di uno streamer.

Secondo Clancy, il 90% degli streamer con contratti premium non sarà interessato dal cambiamento “con le loro entrate attuali”. Ma per coloro che sono preoccupati di perdere denaro, Clancy sostiene che il recente aumento della quota di entrate pubblicitarie di Twitch a una divisione 55/45 sarebbe sufficiente per “recuperare la maggior parte, se non la totalità, delle entrate” tagliate.

La modifica della ripartizione dei ricavi degli abbonamenti potrebbe far arrabbiare alcuni dei migliori streamer di Twitch, ma ultimamente sembra che la piattaforma non sia più interessata a soddisfare questo gruppo di creatori come lo era in passato. L’azienda ha già perso streamer molto popolari per accordi esclusivi con YouTube, ma nonostante questi grandi nomi si siano spostati altrove, Twitch è ancora il luogo in cui il maggior numero di persone in assoluto fruisce di contenuti in livestream.

Secondo i dati di Streamlabs, gli spettatori di Twitch hanno guardato 5,64 miliardi di ore di livestream nel secondo trimestre del 2022, mentre YouTube ha registrato “solo” 1,13 miliardi di ore. Questo sembra indicare che Twitch non abbia bisogno o interesse a trattenere le sue personalità più importanti per mantenere l’attenzione degli spettatori, tanto da decidere di tagliargli i ricavi.

Fonte: Wired


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